Anna Maria Fiore – Programma e sintesi del concerto

Sono le forme il filo conduttore di questo programma, che le esplora in due estremi stilistici, il barocco e il contemporaneo.

Allemanda, Sarabanda, Giga, Passacaglia e Ciaccona sono forme che appartengono alla suite barocca, una raccolta di movimenti derivanti dalle musiche per danza.

Gli ultimi due pezzi sono invece miniature, in cui i processi formali sono rispettati ma in forma miniata e ristretta.


-Johann Sebastian Bach (1685-1750):

Selezione dalle Sonate e Partite per violino solo

Johann Sebastian Bach è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. La sua raccolta di sei Sonate e Partite per violino solo, pietra miliare del repertorio violinistico, è celebre per la sua innovativa sperimentazione capace di una completezza tale da rendere l’accompagnamento, fino ad allora quasi obbligatorio, superfluo.

-Jean-Luc Hervé (1960):

Horizons Inclinés (Ciaccona)

Jean-Luc Hervé è un compositore francese. Questo brano, originariamente composto per violino e dispositivo acusmatico, riprende la forma della ciaccona con un linguaggio contemporaneo, trasfigurandola e rendendola pressoché irriconoscibile. 


-Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704):

Passacaglia dalle Sonate del Rosario

La Passacaglia è l’ultimo brano della raccolta comunemente detta “Sonate del Rosario” (rinvenuta solo nel 1890), della quale questo è l’unico pezzo per strumento solo che non prevede l’utilizzo della tecnica della scordatura. 

-Dai Fujikura (1977)

Dawn Passacaglia 

Fai Fujikura è un compositore giapponese naturalizzato inglese. Ancora una volta ci troviamo di fronte a una totale rielaborazione della forma barocca originale, in questo caso la Passacaglia. 

-Kaija Saariaho (1952-2023)

Nocturne

Nocturne è una miniatura composta nel 1994 per onorare la scomparsa del compositore e direttore Witold Lutosławski, utilizzando materiale compositivo derivante dal concerto per violino Grand Théâtre, sul quale Kaija Saariaho lavorava al tempo.


Gioele Onida (1998)

Izo (prima assoluta)

Per violino amplificato ed elettronica 

Note del compositore

«Come puoi essere così brutale? Sei brutale in quanto essere umano, o forse… sei un essere umano in quanto brutale?» (citazione dal film Izo di T. Miike del 2004)

Il brano nasce come una trasfigurazione estremamente distorta di Centralia, un mio pezzo per violino amplificato scritto nel 2024. Questa derivazione trova origine nelle tematiche affrontate dall’opera precedente, incentrate sulla crisi ambientale e, in particolare, sulla città di Centralia. In Izo, ho voluto esprimere l’intensa rabbia suscitata dall’indifferenza umana verso il pianeta, un luogo che ci ospita temporaneamente ma che trattiamo come se ci appartenesse.

Dal punto di vista sonoro, ho sperimentato con un’amplificazione estrema per ottenere effetti di close-miking e una percezione intima e dettagliata del suono, simile a quella ricercata nelle esperienze ASMR. Il suono del violino, catturato dai microfoni, viene successivamente trasformato attraverso l’uso di pedali per chitarra e basso elettrico, spingendo la natura timbrica dello strumento fino alla saturazione dello spazio acustico.


BIOGRAFIA 

Anna Maria Fiore, violinista, dopo aver frequentato il Triennio presso il conservatorio di Cagliari, si trasferisce a Mantova, dove ottiene il diploma accademico di II livello con il massimo dei voti e la lode nella classe di Massimiliano Canneto.

Negli anni ha portato avanti attività concertistica collaborando con solisti quali Pavel Berman, Bruno Canino, Simonide Braconi e Giovanni Sollima. Ha seguito masterclass da solista e camerista con Maestri quali Marc Danel, Ivan Rabaglia, Gianmaria Melis, Enrico Gatti, Gilles Millet, Sonig Tchakerian, Carolin Widmann e Lukas Hagen.

Dall’inizio del suo percorso accademico ha coltivato il suo interesse per la musica contemporanea, entrando a far parte degli ensemble “Scisma” di Cagliari e “SCM” di Mantova e partecipando al Festival Mixtur di Barcellona.

Attualmente frequenta il Biennio di Musica da Camera presso il conservatorio di Mantova e il Corso di Perfezionamento in violino dell’Accademia Santa Cecilia di Roma, nella classe di Sonig Tchakerian.