“Modelli e circuiti visivi del mito” – notizie

Gianni Ferrero Merlino, da tempo indaga, prima attraverso la fotografia, ora con il mezzo del disegno e del disegno pittorico, sui meccanismi consci ed inconsci di formazione delle immagini e del vedere non in chiave puramente tecnica ma fenomenologicamente artistica, come processo della mente tra conscio ed inconscio e tra vista e apparizione, tra realtà e sogno, tra vedere reale e memoria, tra apparizione e costruzione dell’immagine. Superando la dimensione filosofica ed entrando nel mito tende ad approfondire e a stabilire limiti, confini ed orizzonti così da coniugare pluridisciplinarmente ambiti separati, cercando di unirli nel segno di una ermeneutica che si fonda sul principio e metodo della creazione artistica.

Queste le parole dell’artista che evidenziano quanto sopra accennato.

” L’idea fissa del mito, l’eros del creare, hanno la loro origine profonda, il loro proprio mito, nella sensibilità. La sensibilità è tutto, tutto sostiene e di tutto tiene conto.

Con la parola mythos, si vuole condurre gli studenti all’idea del fare, al fare arte, a processi e costruzioni poetiche e fantastiche.

Ad Orfeo che regola e armonizza il disordine attraverso la musica è attribuita una potenza costruttrice, il connubio tra musica e architettura ci indica che l’opera d’arte deve innalzarsi musicalmente al suono della lira.

Per questo l’esecuzione performativa di un’opera d’arte è momento integrante ed indissolubile della sua costituzione; l’aspetto genetico-produttivo che si sviluppa e si distende nel suo farsi è, esso stesso, opera.

Gli studenti verranno coinvolti nella costruzione di un lavoro artistico, attraverso esempi artistici, sperimenteranno e impareranno a relazionarsi con il visivo, scoprendo come da loro stessi emergono le immagini e le relazioni spaziali in continua ricomposizione.

L’esperienza pratica sarà svolta all’interno di una camera oscura, dove un proiettore permetterà di visitare, a grandezza naturale, le immagini proiettate, indurrà gli studenti a sperimentare un processo tattile, e saranno guidati alla costruzione artistica.

Altri riferimenti culturali saranno esposti e condivisi con voi e con gli allievi nei futuri tempi di costruzione della relazione didattica.