Metafotografare il museo 3 – 2022

Allo Studiottantuno Contemporary Art Projects la nuova residenza artistica con la collaborazione della FMAV di Modena ha avuto come protagonisti gli artisti Giordano Caruso e Matteo Schiavoni che dal mese di settembre hanno lavorato sulla traccia iniziale del progetto “Metafotografare il Museo” delle residenze artistiche svolte gli anni scorsi da altri artisti in atre realtà museali della città (Museo di Palazzo d’Arco e Museo Diocesano) avendo come nuovo punto di riferimento il Museo Archeologico Nazionale di Mantova. Tuttavia, nell’accostare l’argomento del patrimonio archeologico l’attenzione si è spostata decisamente proprio sulla città e le sue antiche origini. Dal museo l’interesse è così quasi naturalmente passato a focalizzarsi sugli scavi dell’abitato etrusco in località Forcello presso il paese di San Biagio di Bagnolo San Vito (MN), ove il lavoro degli archeologi è a tutt’oggi in corso e che rappresenta il documento più significativo di presenza di un ampio abitato in cui si possono identificare idealmente le antiche origini etrusche della città di Mantova. Qui si è indirizzato dunque il lavoro dei giovani artisti Caruso e Schiavoni da subito più mirato a porsi a confronto con la realtà archeologica della città. Questa realtà nel collegamento con l’arte contemporanea poteva ipoteticamente presentare più difficoltà, collocandosi molto lontana nel tempo ed essere pensata come qualcosa di congelato in una storicità studiata seguendo modalità scientifiche e meno viva perché sotterranea e non presente come in un contesto urbano di costruzioni di rilevanza storico architettonica, tutt’ora presenti e fruite dagli abitanti.

In realtà proprio l’idea della stratificazione sotterranea dell’insediamento etrusco intorno al VI secolo a.C. e proprio il lavoro scientifico degli archeologi sugli scavi, ha creato stimoli inaspettati in termini di possibili rapporti tra arte contemporanea e il passato più antico. Uno studio approfondito sul campo e l’osservazione del lavoro scientifico dell’archeologo sono stati interpretati e rivolti verso una dimensione immaginativa con l’impiego di molti linguaggi specifici come disegno, lavoro plastico, video, fino alle realizzazioni definitive delle installazioni degli artisti negli spazi dello Studiottantuno. Queste le premesse per invitare tutti a visitare la mostra che sarà inaugurata sabato 10 dicembre presso Studiottantuno via G. Romano 81 alle ore17. Si potranno così percorrere le tappe e i risultati di un lavoro lungo, di studio, progetto e realizzazione, con la guida dei due artisti che ne sono stati i protagonisti.

La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio 2023.

Periodo di chiusura per le festività: dal 24 dicembre al 11 gennaio 2023.

Orari della galleria: da giovedì a sabato dalle 16,30 alle 19,30.

Studiottantuno Contemporary Art Projects via G. Romano 81 Mantova.